Titolo
L’ANGELO FEDELE

Autore
ANGELO SAVARESE

Tecnica

Fusione a cera persa in bronzo

Realizzata da
FONDERIA ARTISTICA MARIANI
Pietrasanta (LU)  2023

L’Angelo Fedele

L’Angelo Fedele, opera scultorea dedicata alla figura del Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, si concretizza in un procedimento creativo a forme stilizzate ed essenziali, con elementi che Savarese utilizza per conferire solidi ed eterni significati.
L’ispirazione nasce dalla corrente metafisica d’avanguardia del XX secolo, sorta nell'ambito della cultura italiana, che ha inteso rappresentare la realtà in maniera nitida e statica, andando però oltre il loro aspetto realistico.
La spazialità bidimensionale dell’opera e le sagomature realizzate con linee leggere e sicure nel tratto, inducono l’osservatore a percepire una plasticità tridimensionale volutamente illusoria della scultura, interpretata dall’Autore quale poliedricità di un’Arma da sempre impegnata su molteplici fronti, a servizio e tutela della collettività, in campo nazionale e internazionale.
La scelta del materiale bronzeo, caratterizzato da elevata resistenza, la cui lavorazione vede nel fuoco la risorsa imprescindibile e nella fusione l’incontro rispettoso tra l’uomo e la natura, simboleggia l’attenzione al delicato equilibrio dell’ecosistema e l’urgente sfida ambientale in cui l’Arma dei Carabinieri è responsabilmente presente in prima linea.
Solitaria e ordinata, la figura è ancorata a un basamento, fermo e sicuro supporto su cui si erge una colonna, a indicare la solidità persistente delle radici di una Istituzione nei “Secoli Fedele”, votata a essere custode della legalità.
E’ la sciabola, impugnata nella cosiddetta posizione del “riposo” ma sempre pronta a un rapido impiego, a presentare sull’elsa uno dei segni di riconoscibilità dell’Arma dei Carabinieri: la granata con fiamma. Posizionata appositamente al centro dell’opera scultorea, essa è interpretata dall’Autore quale fonte di luce che possa illuminare il sentiero del Maresciallo, perché ogni suo passo deciso segua la giusta direzione, verso traguardi comuni, e assicuri conforto lungo il cammino, al procedere silenzioso dell’Istituzione cui appartiene.
La Grande Uniforme indossata, sormontata dal tradizionale copricapo con pennacchio rosso e blu, comunemente chiamato “lucerna”, nella sua eleganza e nella caratteristica raffinatezza formale, esalta stile e slancio della figura e lascia trasparire la tensione interiore che sottende la cultura dell’essere e non dell’apparire, propria di chi è votato all’aiuto.
La scelta, poi, di un “viso senza volto” vuole esaltare le differenze individuali, evocare la responsabilità sociale delle donne e degli uomini dell’Arma dei Carabinieri chiamati a custodire il dono prezioso della libertà, nonché rappresentare una delle capacità che è richiesta loro, ovverosia il guardare fuori di sé per riconoscere e comprendere i sentimenti altrui e, per quanto possibile, mantenerli distinti dai propri.
Ecco allora che la rappresentazione artistica diventa una figura veridica, in cui la tradizione incontra il rinnovamento e, nel sembrar spiegare le ali quasi fosse un’entità metafisica, riafferma i valori a sostegno dell’Arma dei Carabinieri tra la gente e per la gente.
Un “Angelo Fedele”, quindi, colui che ognuno vorrebbe sempre avere al proprio fianco e che, all’interno della Scuola Marescialli e Brigadieri, intitolata ad un servitore dello Stato vittima del terrorismo, il Maresciallo Maggiore Felice Maritano, Medaglia d’Oro al Valor Militare e al Valor Civile “alla memoria”, divenendo simbolo, nella sua figura di crescita umana, professionale e identitaria, suggerisce una dimensione spirituale che può essere ricondotta a tutti noi.

Laura Secchi